Proposta:
L'oggetto che ci si propone di realizzare è un istallazione scenografica con delle catene e due fiamme; un'opera stilizzata, sintetizzata con una linerarità e un plasticismo contemporaneo che racchiude, evoca, esalta e rende riconoscibile il simbolo distintivo dell'Arma dei Carabinieri.
L'oggetto che ci si propone di realizzare è un istallazione scenografica con delle catene e due fiamme; un'opera stilizzata, sintetizzata con una linerarità e un plasticismo contemporaneo che racchiude, evoca, esalta e rende riconoscibile il simbolo distintivo dell'Arma dei Carabinieri.
Si vuole così rappresentare l'importanza dell'Arma sul territorio, una presenza che spesso previene il crimine invece di curarlo, da qui nasce l'idea di questa “gabbia scenografica” che si fonde nelle vicinanze delle due fiamme di bronzo. Un'opera dalla geometria modera, proiettata nel futuro ma che, per scelta dei materiali e tecnica esecutiva, dialoga apertamente e volutamente con la tradizione della quale si fa promotrice.
Materiali:
I materiali scelti coniugano e rispondono perfettamente a una duplice esigenza: in primis la durevolezza dell'opera e poi ad un'ideale legame con il passato, con i più alti esempi di scultura della storia dell'arte. Le fiamme verranno interamente realizzate in bronzo, lega rame-stagno, mentre i piedistalli su cui poggiano, le catene e la struttura che le sostiene è in acciaio, lega ferro-carbonio. Il bronzo per le sue duttili proprietà si presta ad un'ottima plasmabilità in fase di lavorazione e conserva nel tempo un basso coefficiente di degrado, anche in condizioni meteorologicamente svantaggiose come la perpetua esposizione all'aperto. L'acciaio per le note caratteristiche chimiche ha un'alta durevolezza, tenacia, resistenza all'usura e alla deformazione termica. Non da ultimo si è cercato di tracciare e conservare idealmente, e non, un legame materiale con il passato e con la tradizione scultorea che numerosi esempi ha prodotto e di cui disponiamo (es: Bronzi di Riace). Per queste motivazioni, chimico-strutturali e intellettuali, si è ritenuto il bronzo e l'acciaio potessero essere i materiali più idonei.
Colori:
La scultura, dopo le dovute operazioni di cesello, rifinitura, sfumatura e lucidatura, non presenterà alcuna cromia aggiuntiva se non quella propria dei materiali usati, bronzo ed acciaio.
Tecniche esecutive, di installazione e di messa in sicurezza:
La struttura che sorreggerà le catene sarà autoportante e verrà agganciata alle travi in legno della pensilina esistente garantendo cosi la staticità della scenografia. La fusione dell'estremità delle catene vicine alla fiamme sarà eseguita con l'uso di una fiamma ossidrica.
L'opera in bronzo verrà interamente realizzata mediante la tecnica a cera persa: è una lavorazione del metallo che storicamente affonda le radici della sua genesi nell'età del bronzo, ampiamente utilizzata nell'arte greca e romana e ripresa nel Rinascimento. Mediante un'anima di cera e terracotta si procede alla fusione del materiale che successivamente dovrà essere re-inettato e lucidato.
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